“Qual’è il progetto di Dio che ci avvolge, il progetto che Dio vuole realizzare in noi e mezzo di noi ?

O noi saremo del Cristo o non avremo la vita soprannaturale; o saremo figli col Verbo incarnato nel seno della Trinità Santa o saremo esclusi del regno dei cieli…

Queste verità, poiché presiedono a tutta l’opera divina della Redenzione e dell’organizazione della Chiesa, devono presidiere anche alla cooperazione che ci è richiesta per quest’opera divine. Esse, pur altissime, sono tra le più pratiche per la vita spirituale e l’apostolato.

 

Considerare Cristo, imitarlo nei sui atti, nei suoi pensieri, nei suoi sentimenti, nei suoi voleri, seguirlo da Betlemme al Calvario, ecco la via la più sicura e più breve. Attuare Cristo e farlo vivere in sé è la più alta perfezione.

 

Uniti a Gesù e stabiliti in lui, siamo al termine delle nostre ascensioni e già al posto che avremo per l’eternità.

 

Santa Teresa ci insegna ad attacarci fortemente all’umanità di Cristo, “via, verità e vita”, come anche a non resistere al soffio della grazia quando vuole trasportarci nelle profondità oscure della Sapienzia”.

Voglio vedere Dio, p. 100