L’orazione è un momento privilegiato : nel silenzio e nella solitudine, passiamo del tempo con Dio che ci attende, l’amiamo e ci lasciamo amare.
Teresa d’Avila precisa:

“L’orazione mentale non è altro, per me, che un intimo rapporto di amicizia, un frequente trattenimento da solo a solo con Colui da cui sappiamo d’essere amati. (Vita, 8)

Relazione intima d’amicizia, l’orazione è ancora « uno slancio del cuore, un semplice sguardo verso il Cielo, un grido di riconoscenza e d’amore nella prova come nella gioia » per Teresa del Bambino Gesù, la « piccola » Teresa di Lisieux.

Per Padre Maria-Eugenio

«La preghiera é un incontro. Semplicemente potremmo dire : un contatto con Dio, uno scambio affettuoso con Dio.
Signature du Père Marie-Eugène
L’incontro di due amori, ecco cos’é l’orazione ! »

L’orazione non ha nulla di complicato da farne una preghiera riservata a un’élite! E’ semplicemente un cuore a cuore, regolare e solitario con Dio, presente nell’anima. Perché l’orazione non consiste nel « fare il vuoto », ma nell’incontrare il Signore veramente presente in noi.

Una presenza semplicissima davanti a Dio…

Non c’é bisogno di gran discorsi. Basta stare come un bambino davanti a Dio, parlargli semplicemente.
« Nella preghiera contemplativa le parole non sono discorsi, ma come ramoscelli che alimentano il fuoco dell’amore.» CCC 2717
La preghiera…è …uno sguardo di fede fissato su Gesù, un ascolto della parola di Dio, un silenzioso amore. (CCC 2724)

… ma vitale

L’orazione è vitale: tocca la relazione stessa tra l’uomo e Dio.

” Per un discepolo, la prima cosa è restare con il Maestro, ascoltarlo, imparare da Lui. E questo vale sempre, è un cammino che dura tutta la vita. » Papa Francesco

Nella Genesi, Dio ci ha chiamati alla sua vita soffiandoci lo Spirito Santo. La vita di orazione celebra questa relazione vitale con Dio. Gesù aveva per eccellenza questa relazione vitale con il Padre. La preghiera di Cristo col Padre era un dialogo che non s’interrompeva mai, e Gesù vuole che vi partecipiamo – tutti i battezzati, non solo i religiosi.
Dobbiamo desiderare l’intimità con Dio, qualsiasi siano le prove e le aridità, con una « determinazione determinata » (santa Teresa d’Avila ).
Siamo sicuri che il Signore ce l’accorderà, a noi che « vegliamo e preghiamo » con Lui, anche nell’ora della notte della fede, come nel Getsemani (Mt 26,40 ; CCC 2719).

” Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. ” Mt 6,6
Ma allora, come pregare ?
Citazioni dal Catechismo della Chiesa Cattolica

2709 Che cosa è la preghiera contemplativa? Santa Teresa risponde: « L’orazione mentale, a mio parere, non è che un intimo rapporto di amicizia, nel quale ci si intrattiene spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati ».(Vita 8)

La preghiera contemplativa cerca « l’amore dell’anima mia » (Ct 1,7; cfr. Ct 3, 1-4). È Gesù e, in lui, il Padre. Egli è cercato, perché il desiderio è sempre l’inizio dell’amore, ed è cercato nella fede pura, quella fede che ci fa nascere da lui e vivere in lui. Si può meditare anche nella preghiera contemplativa, ma lo sguardo è rivolto al Signore.

2710 La scelta del tempo e della durata della preghiera contemplativa dipende da una volontà determinata, rivelatrice dei segreti del cuore. Non si fa preghiera contemplativa quando si ha tempo: si prende il tempo di essere per il Signore, con la ferma decisione di non riprenderglielo lungo il cammino, quali che siano le prove e l’aridità dell’incontro. Non si può meditare sempre; sempre si può entrare in preghiera contemplativa, indipendentemente dalle condizioni di salute, di lavoro o di sentimento. Il cuore è il luogo della ricerca e dell’incontro, nella povertà e nella fede.

2711 L’entrata nella preghiera contemplativa è analoga a quella della liturgia eucaristica: « raccogliere » il cuore, concentrare tutto il nostro essere sotto l’azione dello Spirito Santo, abitare la dimora del Signore che siamo noi, ridestare la fede per entrare nella presenza di colui che ci attende, far cadere le nostre maschere e rivolgere il nostro cuore verso il Signore che ci ama, al fine di consegnarci a lui come un’offerta da purificare e da trasformare.

2712 La preghiera contemplativa è la preghiera del figlio di Dio, del peccatore perdonato che si apre ad accogliere l’amore con cui è amato e che vuole corrispondervi amando ancora di più. (cf. Lc 7, 36-50 ; 19, 1-10). Ma egli sa che l’amore con cui risponde è quello che lo Spirito effonde nel suo cuore; infatti, tutto è grazia da parte di Dio. La preghiera contemplativa è l’abbandono umile e povero all’amorosa volontà del Padre in unione sempre più profonda con il Figlio suo diletto.

2713 Così la preghiera contemplativa è la più semplice espressione del mistero della preghiera. La preghiera contemplativa è un dono, una grazia; non può essere accolta che nell’umiltà e nella povertà. La preghiera contemplativa è un rapporto di alleanza, concluso da Dio nella profondità del nostro essere (cf. Jr 31, 33). La preghiera contemplativa è comunione: in essa la Santissima Trinità conforma l’uomo, immagine di Dio, « a sua somiglianza ».

2714 La preghiera contemplativa è anche il tempo forte per eccellenza della preghiera. Durante la preghiera contemplativa, il Padre ci rafforza potentemente con il suo Spirito nell’uomo interiore, perché Cristo abiti per la fede nei nostri cuori e noi veniamo radicati e fondati nella carità (Ef 3, 16-17).

2715 La preghiera contemplativa è sguardo di fede fissato su Gesù. ” Io lo guardo ed egli mi guarda”, diceva, al tempo del suo santo Curato, il contadino d’Ars in preghiera davanti al Tabernacolo. Questa attenzione a lui è rinuncia all’« io ». Il suo sguardo purifica il cuore. La luce dello sguardo di Gesù illumina gli occhi del nostro cuore; ci insegna a vedere tutto nella luce della sua verità e della sua compassione per tutti gli uomini. La preghiera contemplativa porta il suo sguardo anche sui misteri della vita di Cristo. In questo modo conduce alla “conoscenza interiore del Signore” per amarlo e seguirlo di più (cf. S. Ignazio, ex. spir. 104).

2716 La preghiera contemplativa è ascolto della Parola di Dio. Lungi dall’essere passivo, questo ascolto si identifica con l’obbedienza della fede, incondizionata accoglienza del servo e adesione piena d’amore del figlio. Partecipa al « sì » del Figlio fattosi Servo e al “fiat” della sua umile serva.

2717 La preghiera contemplativa è silenzio, « simbolo del mondo futuro » (S. Isaac de Ninive, tract. myst. 66) o « silenzioso amore »(S. Giovanni della Croce). Nella preghiera contemplativa le parole non sono discorsi, ma come ramoscelli che alimentano il fuoco dell’amore. È in questo silenzio, insopportabile all’uomo “esteriore”, che il Padre ci dice il suo Verbo incarnato, sofferente, morto e risorto, e che lo Spirito filiale ci fa partecipare alla preghiera di Gesù.

2718 La preghiera contemplativa è unione alla preghiera di Cristo nella misura in cui fa partecipare al suo mistero. Il mistero di Cristo è celebrato dalla Chiesa nell’Eucaristia, e lo Spirito Santo lo fa vivere nella preghiera contemplativa, affinché sia manifestato attraverso la carità in atto.

2719 La preghiera contemplativa è una comunione d’amore portatrice di vita per la moltitudine, nella misura in cui è consenso a dimorare nella notte oscura della fede. La notte pasquale della risurrezione passa attraverso quella dell’agonia e della tomba. Il suo Spirito (e non la « carne » che è « debole ») fa sì che nella preghiera contemplativa traduciamo in vita questi tre tempi forti. E’ necessario acconsentire a “vegliare un’ora con lui” (cf. Mt 26, 40).

IN SINTESI

2720 La Chiesa esorta i fedeli a una preghiera regolare: preghiere quotidiane, liturgia delle Ore, Eucaristia domenicale, feste dell’anno liturgico.

2721 La tradizione cristiana comprende tre espressioni maggiori della vita di preghiera: la preghiera vocale, la meditazione e la preghiera contemplativa. Esse hanno in comune il raccoglimento del cuore.

2722 La preghiera vocale, basata sull’unità del corpo e dello spirito nella natura umana, associa il corpo alla preghiera interiore del cuore, sull’esempio di Cristo che prega il Padre suo e insegna il « Padre nostro » ai suoi discepoli.

2723 La meditazione è una ricerca orante che mobilita il pensiero, l’immaginazione, l’emozione, il desiderio. Essa ha come fine l’appropriazione nella fede del soggetto considerato, confrontato con la realtà della propria vita.

2724 La preghiera contemplativa è l’espressione semplice del mistero della preghiera, uno sguardo di fede fissato su Gesù, un ascolto della parola di Dio, un silenzioso amore. Realizza l’unione alla preghiera di Cristo nella misura in cui ci fa partecipare al suo mistero.