Volete fare una o più domande sull’Istituto Nostra Signora della Vita, la vita dei suoi membri o la sua spiritualità ? 

Qui di seguito trovate le domande formulate più frequentemente.

A Nostra Signora della Vita vivete in comunità ?

La casa madre di Nostra Signora della Vita, a Venasque, per i membri dell’istituto è come una casa-famiglia dove ritornano, per ritemprarsi, il week-end o durante le ferie. Quindi la risposta è :

  • No, i
    membri vivono ciascuno nei loro paesi e città, inseriti nei loro ambienti come ogni cristiano. Non risiedono a nostra Signora della Vita.
  • Si, quando i membri sono a Nostra Signora della Vita per ritemprarsi, la casa vive un ritmo regolare che facilita la tranquillità e la vita fraterna. Un motivo in più per questo ritmo comunitario é che la casa di Nostra Signora della Vita a Venasque è anche casa di formazione.
Che cos’è un Istituto secolare ?

Un istituto secolare è un istituto composto da persone consacrate a Dio con i tre voti di povertà, castità e obbedienza.

Lo stile di vita è secolare, cioè i suoi membri vivono nella società come ogni laico integrandovi le esigenze d’assoluto della vita consacrata.

Per saperne di più, visitate la rubrica « istituto secolare Nostra Signora della Vita ».

Qual è la differenza tra un religioso e un/a consacrato/a di Nostra Signora della Vita ?

Per rispondere a questa domanda, bisogna distinguere due aspetti :

  • Quello della vita consacrata , con la professione dei consigli evangelici e i voti di povertà, castità e obbedienza che sono comuni agli istituti (op. ordini) religiosi e secolari. Così, non vi é nessuna differenza nella consacrazione totale a Dio.
  • Quello dello stile di vita, perché il modo di vivere la consacrazione, al contrario, è radicalmente diverso. Mentre un religioso normalmente è chiamato a vivere separato dal mondo, con un abito che lo distingue, una vita comunitaria e un ritmo che testimonia la città futura, quella del Regno dei Cieli, il consacrato secolare, invece, é chiamato a inserirsi nella vita del mondo come il lievito nella pasta e a modellare il mondo secondo il vangelo. Così la differenza é completa per quel che riguarda il modo di vivere la consacrazione.

Per saperne di più visitate la rubrica « istituto secolare Nostra Signora della Vita ».

Perché gli uomini laici non diventano sacerdoti ?

Ogni vocazione, che sia particolare (= vita consacrata o sacerdozio) o sia comune, è una chiamata di Dio. Così la domanda che ognuno si deve porre é : « qual è la volontà di Dio su di me ? »

Infatti, è Dio ad avere l’iniziativa, l’uomo risponde.

Consacrarsi a Dio, dunque, é una chiamata, gratuita, senza nessun’altra spiegazione che la liberalità divina verso le sue creature. Alcuni uomini sono chiamati a donare totalmente la vita senza essere chiamati a diventare sacerdoti. A Nostra Signora della Vita formano il ramo maschile laico : sono i Figli di Nostra Signora della Vita.

Qual è il vostro apostolato ?

I membri di Nostra Signora della Vita vivono nella società in modo ordinario. Esercitano le professioni (laici) e i ministeri (sacerdoti) più vari, e, secondo le possibilità di ciascuno, una vita sociale e associativa.

 

Nel mondo d’oggi, rumoroso e agitato, dove l’interiorità fa difetto, sono chiamati a testimoniare Dio ricordando che « La città dell’uomo non é costituita solo da rapporti di diritto e di dovere, ma di più, e prima di tutto, da relazioni di gratuità, di misericordia e di comunione ».

(Caritas in Veritate, Benedetto XVI)

Andate a messa tutti i giorni ?

Per i membri laici, è uno degli impegni partecipare tutti i giorni all’Eucarestia, una vera fortuna, quando è sempre possibile.
In effetti gli orari delle messe non sempre sono conciliabili con una vita professionale o semplicemente una vita « fuori di una grande città ». Per la Francia e qualche altro paese, siamo confrontati come ogni cattolico alla rarefazione delle messe quotidiane in molte regioni.
Di conseguenza, la partecipazione alla messa quotidiana é veramente legata al tipo d’inserimento del membro (luogo, ritmo di lavoro) che farà comunque tutto quello che potrà per rendere ciò possibile.

Se la situazione non gli permette di nutrirsi quotidianamente dell’Eucarestia, sarà pronto a cambiare il suo inserimento professionale.

Fate dei voti privati o pubblici ?

 

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Attraverso il delegato della Sacra Congregazione per la Vita Consacrata e l’Istituto di Vita Apostolica, la Chiesa riconosce l’impegno stabile e pieno di tutte le persone che hanno fatto professione dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza, quale sia il loro stile di vita (cfr. Differenza tra un religioso e un secolare, domanda posta precedentemente).

Quello che fa la differenza tra i voti pubblici e privati è il riconoscimento come tali da parte della Chiesa. Il canone 1192 stipula al § 1 : « Il voto è ‘pubblico’ se è ricevuto a nome della Chiesa dal Superiore legittimo ; se no, è ‘privato’ ».

 

I membri dell’Istituto Nostra Signora della Vita fanno dunque voti pubblici.

Come riuscite a fare 2 ore di orazione tutti i giorni con una vitra professionale e sociale già molto piena ?

Ciascuno Tele-FaireOraison sperimenta nella sua vita che ci sono numerosi compiti che si fanno – o non si fanno –per una semplice questione di priorità.

Le madri di famiglia, per esempio, non si chiedono se si devono occuppare dei bambini : a loro generalmente sono dedicate numerose ore, dal mattino alla sera, anche quando le madri non hanno una vita professionale. E ciò senza considerare d’altra parte, e sempre per esempio, che la maggior parte dei nostri contemporanei passano più di 2 ore al giorno davanti alla televisione …

In breve, amare e pregare è una scelta per la quale è « sufficiente » organizzarsi.

Andate in vacanza dalla famiglia ?

-La consacrazione con i voti nell’istituto nostra Signora della Vita comporta dei ritorni regolari e prolungati in una casa-famiglia per ritemprarsi spiritualmente. Praticamente ciò prende la maggior parte delle ferie disponibili.

D’altronde una persona consacrata si è donata a Dio nell’istituto dove realizza la sua vocazione, cosa che suppone un certo distacco nelle relazioni familiari. Tuttavia, e come sempre a Nostra Signora della Vita, ciò dipende dalle circostanze.

In generale, quando la famiglia ha bisogno di aiuto o di sostegno, il membro di Nostra Signora della Vita si fa, nella misura del possibile, molto più presente.

Padre Maria-Eugenio era molto attento alle famiglie dei membri dell’istituto. Seguendo il suo pensiero, Maria Pila, co-fondatrice, ha auspicato di poter offrire ai genitori dei membri di Nostra Signora della Vita un luogo di accoglienza per la loro vecchiaia. Così una casa della terza età è stata fondata e dedicata a questa accoglienza nel villaggio di Venasque.

Pertanto alla domanda non si può rispondere nettamente né “sì”, né “no” : tutto è più sfumato e questione di flessibilità, in funzione dei periodi e dei bisogni !

Le coppie di Nostra Signora della Vita sono consacrate ?

No. Una coppia di Nostra Signora della Vita vive la sua vocazione matrimoniale che è una vocazione a pieno titolo. La vita consacrata è uno stato di vita a sé nel quale la persona è donata a Dio in modo esclusivo, con la professione dei consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza).

Le coppie di Nostra Signora della Vita desiderano vivere la spiritualità del Carmelo e il carisma proprio dell’istituto Nostra Signora della Vita. Così, un cammino progressivo porta, sia a impegnarsi e ad approfondire la relazione personale con Cristo attaverso l’ orazione quotidiana, sia a testimoniare Dio nel mondo vivendo una vita familiare profondamente cristiana.

Per saperne di più, potete leggere l’articolo « Associati e coppie ».

Come decidete gli inserimenti professionali ?

La scelta dell’inserimento professionale si fa in un colloquio dialogante tra il membro e il suo responsabile. Sono prese in considerazione la storia e le competenze del membro, le necessità dell’istituto come molti altri parametri.
Dopo questo scambio di idee, il membro accoglie la decisione finale del suo responsabile con spirito di fede, esercitando così il suo voto di obbedienza.

Si può realmente dire che si decide « caso per caso », come si deve in un istituto secolare che è creato per essere presente in tutti gli ambienti e professioni (lecite) qui sulla terra.