Cappella di Nostra-Signora della Vita - facciata

Il santuario di Nostra Signora della Vita rimonta alle origini del Cristianesimo nella regione.

« Il motivo per cui Dio sceglie un luogo piuttosto che un altro per esservi lodato è un suo segreto » (S.Giovanni della Croce)

Dalla fine del IV° secolo, una comunità cristiana esisteva già a Venasque, come testimoniano le sepolture recentemente messe alla luce ai piedi delle torri del villaggio. Questa comunità diventò rapidamente abbastanza numerosa da avere un vescovo, residente sia a Carpentras, sia a Venasque.

Tra i primi vescovi c’è San Siffrein, un monaco di Lérins, che gli abitanti della regione portarono via dal monastero per farne il loro pastore. La tradizione tramanda che, nel VI° secolo, il monaco vescovo amico di san Cesare d’Arles fece costruire tre chiese : una dedicata alla Madre di Dio, l’altra alla Trinità, la terza a Giovanni Battista (quest’ultima sarebbe il battistero di Venasque). La stessa tradizione situa la chiesa dedicata alla Madre di Dio nel luogo dove si trovava un tempio pagano, lungo le rive della Nesque, nello stesso luogo dove si erge il Santuario di Nostra-Signora della Vita.

Quanto al vescovo Boezio, la cui pietra tombale si trova nel fondo della Cappella di Nostra-Signora della Vita, egli fu vescovo dal 583 al 604. Si è esumata la lastra in occasione dei lavori al santuario alla fine del sec. XVI. Essa porta questa iscrizione :

 

+ HIC REQVIESCIT + BONAE.MEMORIAE.BO HETYVS EPIS + QVI VIXIT IN EPTO ANNVS XX.MENSIS OBIIT X IVNIAS + INDICCIONE M.SEPTIMA

 

 

Qui riposa (un uomo) di cui si ha buona memoria, Boezio, vescovo, che é vissuto come vescovo 20 anni e 6 mesi. E’ morto il 10 delle calende di giugno.

 

 

 Pietra tombale di Boezio, santuario di Nostra-Signora della Vita

 

La piccola chiesa di « Santa Maria di Vico » -come era stata nominata nel Medio Evo- andrà incontro alle vicissitudini del tempo, ma resta un luogo di preghiera nel cuore della Contea Venassina.

Volta-Cappella Nostra Signora della VitaNell’anno 1613, si fa appello ai religiosi Minimi, discepoli di S.Francesco di Paolo, perché accolgano i pellegrini nel santuario che sta per essere ricostruito. Il loro motto ‘caritas ‘, inscritta nella chiave di volta e sopra la porta d’entrata, testimonia la loro presenza.

« Santa Signora di Vico » diventa « Nostra Signora della Vita », alla quale si affidano i neonati. Numerosi sono i pellegrinaggi organizzati dalle parrocchie della regione.

San Benedetto Labre, il vagabondo-pellegrino fa anche lui una lunga sosta di preghiera a Nostra-Signora della Vita.

La Rivoluzione francese impone a Venasque un tributo pesante : più di venti persone della cittadina sono giustiziati, i religiosi Minimi cacciati e il loro convento venduto all’asta nell’anno 1792.

Nell’anno 1806, l’Abate Morel, parroco di San Didier e originario di Venasque, sfuggito alla bufera della rivoluzione, riscatta Nostra-Signora della Vita e i pellegrinaggi riprendono.

Nell’anno 1929, , una signora della regione parigina, la Signora Lemaire, si stabilisce a Nostra-Signora della Vita. Ha acquistato i luoghi, pensando che il clima sarebbe convenuto di più alla sua nipotina, ma questa muore nell’anno 1931. La signora Lemaire offre allora il santuario e la proprietà a Padre Maria-Eugenio, carmelitano scalzo, « per un’opera del Carmelo ».

E’ cosi che nell’anno 1932 il Padre fonda, con Marie Pila, l’Istituto Nostra-Signora della Vita.

Nostra Signora della Vita è la casa di formazione dove i membri si ritemprano lo spirito e imparano la preghiera silenziosa, alla scuola dei santi del Carmelo: santa Teresa d’Avila, san Giovanni della Croce, santa Teresa del Bambino Gesù.

Padre Maria-Eugenio muore il 27 marzo 1967, un lunedì di Pasqua, giorno in cui lui stesso amava celebrare la gioia pasquale di Maria, Madre della Vita. La sua causa di canonizzazione è in corso e i pellegrini che continuano a pregare la Vergine Maria (soprattutto il lunedì di Pasqua, all’Ascensione e il 15 agosto) si rivolgono anche a Padre Maria-Eugenio: la sua tomba si trova ai piedi della statua di Nostra-Signora della Vita, nel cuore della cappella.