Thérèse Martin

Teresa Martin a 15 anni

Un’amica d’infanzia

Che cosa c’è di comune tra Teresa del Bambino Gesù, una borghese entrata al carmelo di Lisieux a 15 anni e morta a 24 anni nello stesso Carmelo dopo avervi vissuto una vita semplicissima, e padre Maria-Eugenio del Bambino Gesù che, proveniente da una famiglia modesta dell’Aveyron eserciterà nell’Ordine del Carmelo importanti responsabilità percorrendo diversi continenti, e fonderà l’Istituto Nostra Signora della Vita ? Che intuizione spirituale spingerà Padre Maria Eugenio a mettere Teresa « tra i più grandi maestri spirituali della Chiesa » ? Perché Madre Agnese, (la sorella di Teresa) ha potuto dire : « non ho mai visto un’anima tanto simile a quella della mia sorellina quanto quella di Padre Maria Eugenio » ?

Enrico Grialou ha conosciuto Teresa del Bambino Gesù fin dall’infanzia, nel seminario minore. Legge La Rosa sfogliata, « un libricino da niente » secondo lui, ma conserverà sempre il libro con lui, perfino quando partirà per la guerra (1914-1918). « Nessun libro mi ha fatto così impressione come quello. Non trovo le parole per esprimerlo. E’ stupendo ! » Durante le campagne militari, Enrico sperimenta anche la grande protezione di quella che chiama la sua « amica d’infanzia ».

Tuttavia, più che i miracoli esteriori, sono le meraviglie che Teresa opera nelle anime che impressionano il giovane sacerdote. In occasione della beatificazione di Teresa, il 29 aprile 1923, confiderà : « Personalmente, ho l’impressione che sia uno dei più bei giorni della mia vita. Forse ho pregato per la glorificazione della sorellina Teresa più che per non importa quale altra intenzione. Teresa deve, mi sembra, spandere ancora dei fiotti d’amore divino sul mondo ».

 

La via dell’infanzia spirituale

Escalier-pierrePadre Maria-Eugenio diffonderà instancabilmente, in ambienti molto diversi, la dottrina spirituale di Teresa : « Per noi è soprattutto una maestra spirituale : modestamente ma con sicurezza ci ha insegnato la sua « piccola via », ci ha insegnato la fiducia, ci ha insegnato l’abbandono, dopo averci rivelato qualche cosa di quello che lei ha scoperto nella Trinità Santa, il focolaio ardente d’amore che è l’Amore sostanziale, che è lo Spirito Santo ».

Che cos’é, la « piccola via »  ?

« Più si è deboli , senza desideri e virtù, più si è adatti alle operazioni dell’amore consumante e trasformante », scrive Teresa.

Padre Maria-Eugenio così commenta : « La piccolezza, su tutti i piani, è la predisposizione a ricevere Dio… Lo spirituale s’incarna nel piccolo. Dio accorda i suoi favori ai semplici e ai piccoli… Se vogliamo attirare la grazia, facciamo crescere l’umiltà ».

Da allora appare la relazione profonda tra la santità e la povertà totalmente accettata : « Quando l’anima è completamente povera, spiega padre Maria-Eugenio, va verso Dio, e Dio si precipita verso di lei », carico dei suoi ricchi doni. « La santità consiste in uno stato di povertà tale che a ogni istante si è obbligati a chiedere tutto allo Spirito Santo ». E’ l’atteggiamento del bambino che si abbandona, fiducioso nelle braccia dei genitori. La piccola via di Teresa, chiamata anche infanzia spirituale, « non è una via riservata ai perfetti – precisa il Beato Maria-Eugenio – La via dell’infanzia è aperta a tutte le anime. »

 

Parola di Dio per i nostri tempi

 

In una delle sue conferenze, Padre Maria-Eugenio si rivolge così a Teresa :

  Sei venuta, parola di Dio per il nostro secolo, parola di Dio per gli umili e i piccoli, parola di Dio per i grandi e i prodi, parola di Dio per i chiostri e per le piazze…
Parola attuale e quanto universale !

Thérèse de l'Enfant-Jésus

Teresa del Bambino Gesù

Ascoltiamo ancora Padre Maria-Eugenio :

 Alla nostra civiltà raffinata e disincantata che ha perso il senso dell’infinito e ne soffre, Dio ha inviato una bambina che, con il fascino e la purezza luminosa della sua semplicità, ripete il messaggio eterno dell’amore, che Egli cioé ci ha creati per amore, che il suo amore è vivo, che è ancora più ardente a causa dei nostri abbandoni, che aspetta che l’amiamo come dei bambini, che ci lasciamo amare come dei piccolissimi bambini.

E’ attraverso la preghiera che Teresa prende contatto con l’amore di Dio e, unendosi a Lui, Lo riceve in pienezza, ed é questa preghiera che Padre M.Eugenio ha insegnato lungo tutta la sua vita. Attraverso l’Istituto Nostra Signora della Vita ha voluto che uomini e donne, consacrando quotidianamente due ore all’orazione, testimoniassero in tutti gli ambienti sociali l’amore particolare di Dio per ogni persona.

Padre M.Eugenio, come Teresa del Bambino Gesù, ha una profonda conoscenza dell’amore di Dio, in modo speciale dell’amore misericordioso, dell’amore gratuito che si china sull’uomo, per quanto sia miserabile e ferito, per fasciare le sue ferite, confortarlo e rialzarlo.

L’unico orizzonte di questo amore è la Chiesa, il Corpo Mistico di Cristo. Teresa d’Avila l’ha ben capito quando esclama : « Sono figlia della Chiesa ». Sulle sue orme, Padre M.Eugenio dichiarerà : « Non vi è che una realtà come scopo della nostra vita : Dio, Gesù Cristo e la Chiesa ».