Nel suo libro “Il tuo amore è cresciuto con me”, Padre Maria Eugenio affermava p.94-95 :

“Alla fine della vita di santa Teresa di Gesù Bambino, tutto ormai procede da un’alta esperienza dell’Amore trasformante e doloroso:

sia i suoi desideri di apostolato che si estendono a tutti i tempi e a tutti i luoghi, follie che solo l’amore può permettersi, perché esso è il solo capace di realizzarli (Cfr. MB 252, f° 3 r°), sia le sue luci sull’amore stesso che racchiude in sé tutte le vocazioni.

“Capii che l’Amore racchiudeva tutte le vocazioni, che l’Amore era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi!… Insomma che è eterno!… Allora nell’eccesso della mia gioia delirante ho esclamato: Oh Gesù mio Amore… ho trovato la mia vocazione finalmente! la mia vocazione è l’Amore!… Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa e questo posto, o mio Dio, sei tu che me l’hai dato: nel Cuore della Chiesa, mia Madre, sarò l’Amore…”(MB 254, f° 3 v°).       
              

Lei sarà l’Amore, è già un braciere d’amore. Tale constatazione la riconduce nel suo centro, alla trasformazione e identificazione all’Amore già compiuta, sorgente di ogni bene, gioia suprema e sofferenza indicibile, fecondità universale e già stabilita in una pace celeste.

Che farà dunque per realizzare le sue aspirazioni e il progetto eterno di Dio, per consolare il Cuore divino e andare incontro ai bisogni degli uomini? Una sola cosa che d’ora in poi farà l’unità della sua vita personale e della sua missione e che diventa il suo unico desiderio: far conoscere e diffondere il bene supremo che è l’Amore.

Thérèse de l'Enfant-Jésus - Regard

Le vien chiesto se è per gioire di Dio che desidera il Cielo. “No, non è questo che mi attira” – risponde – Cosa allora? – Oh! è l’Amore! Amare, essere amata e tornare sulla terra per far amare l’Amore!”[1]

Condurre le anime in quelle regioni in cui ella è giunta, far loro trovare l’ Amore e consegnarle a Lui, perché diano la stessa gioia a Dio, perché facciano le sue stesse esperienze, perché trovino la stessa pace e la stessa forza, questo è il suo unico desiderio e la sua missione:

 

 

 

 

“Perché desiderare di comunicare i tuoi segreti d’amore, o Gesù? Non sei tu solo che me li hai insegnati e non puoi forse rivelarli tu ad altri?… Sì, lo so, e ti scongiuro di farlo. Ti supplico di chinare il tuo sguardo divino su un gran numero di piccole anime!… Ti supplico di scegliere una legione di piccole vittime degne del tuo Amore!…”(Cfr. MB 265, f° 5 v°).

Questo è il punto più importante e centrale del messaggio teresiano: conoscere e rivelare l’Amore.” 

 

                        [1] Novissima Verba, 18-7-4, p. 85. [Cfr. Derniers Entretiens (con suor Genoveffa), I, p. 596, con le note critiche alle pp. 621, 625, 721-723: la fine della frase non è di Teresa, che diceva “Amare, essere amata e tornare sulla terra…” Suor Genoveffa aggiungeva alla correzione il 19 marzo 1950: “Secondo me, non è necessario abbellire con questa finale armoniosa: ‘per far amare l’Amore’. Suona bene, infatti, ma non rende la semplicità di Teresa. È evidente che se desiderava tornare sulla terra, era per far amare il buon Dio ed attirare verso di Lui le anime”].