Davanti all’ansietà degli uomini del nostro tempo, Giovanni Paolol II ripeteva il grido dei profeti d’Israele in favore della divina misericordia. Dio non disprezza niente di quello che ha creato, Dio « è fedele a se stesso, alla sua paternità e al suo amore » (Dives in misericordia n. 15). Dio è nello stesso tempo come una madre che segue « ciascuno dei suoi figli, ognuna delle sue pecore perdute e questo anche se ci fossero millioni di dispersi, anche se nel mondo, l’iniquità prevalesse sull’onesta » (ibid.)
La generazione contemporanea fa parte di tutte le discendenze su cui la misericordia si estende di generazione in generazione. L’umanità che porta il peso del male, del peccato, della sofferenza è l’oggetto costante della misericordia :